18/04/2019

L’Allenamento Funzionale per i Militari e le Forze dell’Ordine

di Emilio Troiano
Indice

Il Soldato deve essere pronto sempre!

Partendo dal destinatario finale di un programma di allenamento ed analizzandone le sue caratteristiche ed i suoi obiettivi, risulta lampante come la preparazione fisica operativa degli addetti alla sicurezza nazionale sia ben diversa dalla preparazione atletica di una qualsiasi disciplina sportiva.

Il Vigile del Fuoco, l’operatore delle Forze dell’Ordine, al pari del Soldato che opera in teatro di guerra, si trova in una condizione tale che in ogni attimo può essere chiamato ad intervenire in contesti operativi caratterizzati dalla tempestività ed efficacia d’azione, in modo tale da poter salvare la vita altrui nonché assicurarsi di portare a casa la propria.

L’atleta di qualsiasi disciplina sportiva utilizza la preparazione atletica per essere in grado di esprimere al massimo il proprio potenziale fisico e tecnico nel giorno della gara. L’operatore delle Forze dell’Ordine, il Soldato, il Vigile del Fuoco, non ha il giorno della gara, ogni giorno deve essere pronto!

Da questa breve analisi si evince quanto risulti fondamentale l’adozione di un sistema di allenamento che porti ad un incremento di tutte le qualità fisiche contemporaneamente in modo tale da mirare ad un livello di condizionamento fisico medio-alto durante tutto l’anno, pur non potendo attuare una programmazione e periodizzazione tipica delle varie discipline sportive.

Come allenare i Soldati: tutte le qualità fisiche in ogni periodo dell'anno!

L’operativo deve avere:

  1. Mobilità Articolare per riequilibrare il proprio corpo e non portarlo all’usura; prevenire infortuni e predisporlo all’incremento delle altre qualità fisiche; accelerare le fasi di recupero.
  2. Forza per creare una solida struttura che sopporti lo stress quotidiano, e da cui esprimere poi le altre qualità fisiche.
  3. Propriocettività, Agilità e Reattività per sviluppare la capacità di reazione ad eventi improvvisi, qualità determinante per il buon esito delle attività operative.
  4. Velocità e Potenza per essere incisivi nelle azioni operative.
  5. Resistenza per poter protrarre nel tempo in maniera lucida ed efficace i numerosi e ciclici impegni operativi in modo da condizionare l’operatore ad agire efficacemente sotto stress.

A questa analisi si contrappone però un’altra caratteristica propria dell’operativo.  Durante la sua giornata infatti non dispone di tanto tempo da poter dedicare alla preparazione fisica, in quanto è chiamato continuamente ad esplicare le proprie funzioni operative oltre che addestrative tecniche in base alla propria specialità.

Per cui se da una parte per un operativo risulta determinante avere un ottimale condizionamento di tutte le sue qualità fisiche, dall’altra spesso gli impegni operativi stessi limitano la disponibilità temporale ed energetica da dedicare alla preparazione fisica.

La soluzione è ottimizzare i tempi e le risorse con un sistema di allenamento che:

  1. alleni continuamente tutte le qualità fisiche necessarie senza privilegiarne una a scapito delle altre.
  2. consenta un rapido adattamento delle qualità fisiche, ed un incremento a livelli, da quello base iniziale a quello avanzato, fino a raggiungere la fase di mantenimento durante tutta la stagione operativa.
  3. consenta l’allenamento di gruppi di operatori organizzati in unità funzionali tipiche delle specialità operative.
  4. permetta l’esecuzione dei programmi in ogni contesto ambientale, senza essere costretti ad interrompere la preparazione per sopraggiunti impegni operativi.

Il Tactical Functional Training®: la soluzione!

https://www.wta-functionaltraining.com/it/education/courses/tactical-functional-training-instructor-course

Il Tactical Functional Training® si basa su:

  1. Il ripristino della consapevolezza corporea, caratteristica fondamentale per un recupero posturale dell’individuo su cui poi costruire tutte le qualità fisiche di cui necessita.
  2. Il recupero della mobilità articolare e del controllo propriocettivo dinamico, in modo da costruire il controllo del corpo durante ampi movimenti nello spazio.
  3. L’incremento della Forza come qualità fisica di base da cui poi far migliorare la Resistenza, la Velocità e la Potenza.
  4. L’utilizzo di strumenti e protocolli operativi che allenando più qualità fisiche contemporaneamente, consentono di ottimizzare i tempi.
  5. L’adattabilità dei protocolli di lavoro alle condizioni e al livello di ogni persona.
  6. L’utilizzo di strumenti operativi che, a partire dal proprio sovraccarico corporeo, poi arriva ad attrezzi che fanno dell’adattabilità a tutte le qualità fisiche allenabili, loro la loro caratteristica tecnica fondamentale. Tra questi il Flying Suspension Training, i Kettlebells, le Clubs, le Flowbags, le Med Balls, le Speed Bands, le Power Ropes, ecc. Questi attrezzi hanno anche la caratteristica di poter essere facilmente trasportabili e quindi impiegabili praticamente ovunque.

Vediamo ora un programma iniziale del Tactical Functional Training®, strutturato su due Mesocicli di 5 settimane ciascuno, che seguono un incremento di carico progressivo, in modo da permettere l’adattamento degli operatori allo stress allenante senza creare sovrallenamento e infortuni.

Le prime 10 settimane si basano su Interval Training con l’utilizzo di tre strumenti operativi:

  1. Primitive Functional Movement®, mobilità articolare e potenziamento a corpo libero a terra che permette il progressivo ripristino dei corretti schemi motori di base.
  2. Flying Suspension Training, allenamento a corpo libero in sospensione a due cinghie che porta alla continua ricerca della stabilizzazione corporea nella tridimensionalità dei movimenti.
  3. Kettlebell Training, allenamento con palle di ghisa con fondo piatto e maniglia nella parte superiore che fanno della massa decentrata rispetto all’impugnatura, la loro caratteristica principale, cosa che permette l’esecuzione dei movimenti balistici in continua instabilità.

Tactical Workout - Level 1

Prime 10 settimane – Protocollo “Tactical Level 1”

L’obiettivo del protocollo iniziale è quello di ripristinare gradualmente le più appropriate condizioni posturali dell’operatore, per poi creare una solida struttura su cui costruire progressivamente le qualità fisiche richieste dal suo ruolo.

Il protocollo è compost da tre fasi:

Fase 1 – Warm Up
Si propone il duplice obiettivo del recupero progressivo della mobilità articolare, e di predisporre tutte strutture corporee deputate al movimento, alla fase di carico della parte centrale del workout.

Fase 2 – Main Part
É la parte centrale del workout, dove si crea il carico di lavoro finalizzato allo sviluppo delle qualità fisiche richieste. In questo protocollo iniziale, vengono impiegati esercizi di livello basic in modo tale da procedere gradualmente con l’insegnamento della gestione del proprio baricentro corporeo nella tridimensionalità, caratteristica basilare da curare in principio, unitamente alla mobilità articolare. L’organizzazione del protocollo prevede una fase di incremento dell’intensità dello stress allenante, col procedere delle settimane, in modo da arrivare progressivamente alla gestione del corpo anche in condizioni di stress psico-fisico.

Fase 3 – Cool Down
Costituisce la fase di scarico della sessione di allenamento, dove le strutture corporee sottoposte al carico nella parte centrale vengono compensate con lavori di mobilità articolare e di respirazione.

Warm Up

Primitive Functional Movement®:

  1. Shin Box
  2. Spinal Wave
  3. Hip Flexors
  4. Scorpion

20 ripetizioni per esercizio (10 per lato per quelli monolaterali) x 3 set totali.
Senza recupero tra gli esercizi e tra i set.

Main Part

Interval Training 20:20
(Circuito a intervalli di tempo. 20 secondi di lavoro intervallati da 20 secondi di recupero), utilizzando il Primitive Functional Movement®, il Flying Suspension Training e i Kettlebells.

  1. Primitive Cross Bridge
  2. Flying Atomic Push Up
  3. Kettlebell Goblet Squat
  4. Primitive Leg Switch Down
  5. Kettlebell Front & Torsion Lunges
  6. Flying Side Bend
  7. Primitive Renegade Row
  8. Kettlebell Swing
  9. Flying Bridge Row

Un minuto di recupero tra un set e l’altro.

Cool Down

Primitive Functional Movement®:

  1. Spinal Wave
  2. Hip Flexors
  3. Scorpion
  4. Supine Bridge

20 ripetizioni per esercizio (10 per lato per quelli monolaterali) x 3 set totali.
Senza recupero tra gli esercizi e tra i set.

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