20/04/2019

L’Allenamento con le Clave per conquistare la Forza Mentale

di Gianluca Gugliotti
Indice

La depressione, un Mostro della società moderna!

Negli ultimi decenni stiamo assistendo ad un’impennata dei casi di depressione in età adolescenziale.
La depressione colpisce persone d’ogni età, sesso, nazionalità, ceto e stile di vita. Per definirla si potrebbe affermare che tutti noi, adulti e giovani, bambini e anziani proviamo sentimenti di tristezza o sofferenza in determinati momenti della nostra vita che scaturiscono da diversi eventi. Sono normali situazioni della vita che si risolvono da sole, senza bisogno di cure. Al contrario, una persona sofferente di depressione necessita d’aiuto per poterle superare, infatti con il termine depressione, si intende, una malattia con sintomi specifici di durata e problematiche considerevoli.
La depressione spesso provoca un insieme di cambiamenti, alterando l’umore delle persone, il carattere, il pensiero, le funzioni cognitive, il comportamento. Un giovane depresso può essere visibilmente triste, malinconico, preoccupato, o presentare un elevata l’irritabilità. Si perde l’interesse o il piacere per quelle attività, cose o persone una volta ritenute gradevoli, tutto ciò a volte annesso ad un il ritiro sociale. La bassa autostima è comune, così come pensieri negativi per se stessi e sul futuro. Un giovane colpito da depressione può sentirsi confuso ed avere difficoltà nel prendere decisioni. Possono mancare l’energia e la motivazione per le attività quotidiane, spesso accompagnato da un calo nelle prestazioni scolastiche o lavorative. Comune nella depressione è l’ansia, cioè la sensazione che qualcosa di terribile ed ignoto stia per succedere, fomentando lo sviluppo di fobie, paure associate e specifiche situazioni.

Le tre principali forme di depressione nell'adolescenza

Oltre ai “classici” sintomi la depressione, nell’adolescenza può spesso manifestarsi con sintomi non tipici o mascherati. Gli esperti hanno classificato le tre principali forme di depressione nell’adolescenza.
– Il primo di questi gruppi è formato da soggetti che presentano i sintomi “classici” della depressione, quali tristezza e perdita d’ogni speranza. Si tratta di ragazze soprattutto, ma certamente non solo.
– Il secondo gruppo è composto da perfezionisti che s’impongono livelli di riuscita molto alti. Questi adolescenti, per lo più maschi, sono spesso ansiosi, isolati e socialmente ritirati.
– Il terzo gruppo é formato principalmente da maschi che esprimono la loro depressione con comportamenti aggressivi come l’uso di droghe, sfida con l’autorità ed atteggiamenti rischiosi.

Molti giovani depressi possono beneficiare di una cura.
Il primo passo, chiaramente, é prendere contatto con un professionista per confermare un dubbio, per trovare sostegno ed aiuto. Parlarne con il medico di famiglia é fondamentale, visto che lui é già a conoscenza della storia della salute dei suoi pazienti.
Assieme al giovane, la sua famiglia ed il medico possono arrivare a decidere quale tipo di trattamento sia idoneo.

Mens sana in Corpore sano...

Tutti noi abbiamo sempre sentito la frase “mens sana in corpore sano”, ma quanti ci hanno davvero creduto?

A credere fortemente in questa frase è stato un padre di un ventenne che chiameremo Iron per rispettare il suo anonimato, ma Iron vuol dire anche acciaio, che sta ad indicare l’obbiettivo scelto da questo incredibile ragazzo.
Iron è uno dei tanti ragazzi che esprimono la loro depressione con comportamenti aggressivi, sfida continua verso tutti e tutto, elevata irritabilità, atteggiamenti rischiosi e la continua voglia di “spaccare tutto” dovuta a una rabbia radicata dentro se stesso, a tutto ciò, si alternano momenti di tristezza e isolamento. Da quanto dice il padre, le motivazioni sono diverse, tra cui una delusione amorosa, diversi insuccessi e la mancanza di lavoro che sta distruggendo le generazioni moderne.
Il padre di Iron, ex sportivo, sostiene fortemente che la pratica di una disciplina lo aiuterà a ritrovare se stesso. Consigliato da medici e amici si recò nel mio Centro cercando di capire come funzionasse il tutto, e dopo una stretta di mano mi disse: “ti affido mio figlio”.
Non avendo mai lavorato con problematiche simili, mi sono rivolto a figure professionali specializzate in materia per avere indicazioni e ridurre al minimo le probabilità di errore, di vitale importanza in una situazione già di per se molto delicata.

L'Allenamento Fisico contro la Depressione...

Dopo un attento studio del caso e del ragazzo ho pianificato una “strategia d’allenamento” idonea alla sua componete psico-fisica: il WTA Clubs Training.

Le clubs sono degli antichi attrezzi presenti già ai tempi degli Egizi e in popoli del Medio Oriente. I Persiani esercitavano la loro prestanza fisica con prove di forza, tra cui movimenti balistici con pesanti clave di legno. In india è uno degli attrezzi che tradizionalmente veniva e viene tuttora usato dai lottatori marziali e dai Pehlwani (Wrestler Indiani), per l’incremento della loro forza. Le clave sono arrivate in Occidente proprio dall’India, storica colonia Inglese, grazie ai soldati britannici che hanno potuto constatare, la prestanza fisica dei popoli indigeni che maneggiavano queste clave, inserendole a loro volta nella preparazione fisica militare. Dall’ambito militare divennero uno strumento di allenamento dell’alta borghesia, fino ad affacciarsi in un evento di ginnastica alle Olimpiadi.

Le clubs sono caratterizzate dalla massa dall’impugnatura, per cui richiede ancora maggiore capacità di stabilizzare le articolazioni coinvolte nel sorreggere  e muovere il carico esterno, creando una crescita esponenziale del carico interno di lavoro. Il WTA Clubs Training è un sistema di allenamento che mette al centro il movimento, infatti esso è generato da un insieme di organi e sistemi e non soltanto dal lavoro muscolare. Questo sistema di allenamento va ad interessare il corpo in toto, il sistema neuro-muscolare, il sistema muscolo-scheletrico, il sistema mio-fasciale, il sistema cardio-respiratorio, e non per ultimo tutte le componenti psico-fisiche che vanno ad interagire sull’umore, sull’autostima e sul carattere dell’atleta o del amatore.
Le clubs sono attrezzi estremamente difficili da utilizzare correttamente, e imparare a manovrarle costruisce grande autostima e fiducia in se stessi, infatti io dico sempre:

la clava è un pò come la vita, nel momento in cui pensi di avere tutto sotto controllo, è proprio il momento in cui ti sfugge di mano.”

Il WTA Clubs Training è un metodo di allenamento che si basa sulle applicazioni di questo strumento, in massima sicurezza ed efficacia, capace di garantire incredibili risultati in tutti i settori della preparazione fisica, della preparazione atletica delle varie discipline sportive, dal condizionamento fisico ed estetico, negli ambienti operativi militari e delle forze dell’ordine, fino a toccare in maniera importante il settore riabilitativo.

Perchè il Clubs Training come cura!

Perchè il WTA Clubs Training in un programma di allenamento per un ragazzo che soffre di depressione?

Il punto cardine di questo sistema di allenamento è che questo sia rivolto a tutte le componenti del corpo che sono in grado di migliorare la sua funzione bersaglio, il Movimento.
Per cui se il movimento è gestito da organi e sistemi, non solo da muscoli, come potrebbe essere intuitivo e riduttivo pensare, bisogna allenare tutte queste componenti: sistema neuro-muscolare, sistema muscolo-scheletrico, sistema mio-fasciale, sistema cardio-respiratorio ecc. molto spesso invece viene dato tanto spazio alla parte muscolare e viene tralasciato tutto il resto , avendo come risultato gravi deficit sia in termini di qualità fisiche prestative specifiche che di salute generale. Lavorare con un carico libero e decentrato rispetto alla presa, come nel caso delle clave, ci da al possibilità di utilizzare carichi esterni inferiori, con un carico interno di lavoro superiore rispetto ai comuni bilancieri e manubri, avendo come risultato un adattamento progressivo di tutte le componenti attive del movimento, con un impatto iniziale maggiore su quelle deficitarie. Le clave sono attrezzi incredibili ma estremamente difficili da maneggiare correttamente, richiedono grande concentrazione, ogni istante, dal momento in cui si impugna fin quando si poggia a fine esecuzione dell’esercizio, bisogna avere il controllo totale del proprio corpo per ogni centimetro di traiettoria del movimento, ma conquistare tutto ciò richiede duro lavoro, sacrificio ma soprattutto accettare se stessi e i propri limiti per affrontarli e distruggerli.
Tutto ha avuto inizio in questo modo: “Iron, tu non sei qui per allenarti, sei qui per combattere, non contro di me, non contro te stesso, e nemmeno con il mondo intero, sei qui soltanto per combattere contro di loro, le clave, ora vorresti usarle per spaccare tutto, ma sappi che nel momento in cui saprai usarle non avrai più voglia di farlo”.
Nel programma di allenamento per Iron le clave si sono rivelate fin dal primo istante un successo, la loro forma, risveglia in noi qualcosa di assopito, come un istinto guerriero che dorme li da tempo, ma che esce sempre più man mano che si impara ad utilizzarle e questo è proprio quello che è successo ad Iron, ma il percorso è stato lungo e faticoso, non soltanto dal punto di vista tecnico, come giusto che sia per tutti coloro che si incamminano nel mondo del WTA Functional Training®, ma soprattutto nel gestire gli incredibili sbalzi d’umore del ragazzo.
Ci sono stati momenti di tensioni, di tristezza per paura di fallire nel compito affidatomi dal padre di Iron, pensando a volte di non essere all’altezza di aiutarlo, momenti di felicità per il raggiungimento di piccoli traguardi, e momenti di grande stupore per le incredibili potenzialità del ragazzo. Il costante studio, la flessibilità, la passione, l’adattamento dei programmi di allenamento, il confronto con specialisti, il lavoro di squadra e la voglia di entrambi nell’uscirne vittoriosi da questa sfida ci ha permesso di ottenere dei risultati incredibili.
Durante i primi periodi di lavoro non ho dato importanza a nessun aspetto tecnico in particolare, il mio target primario era quello di conquistare il ragazzo e riuscire a suscitare interesse in ciò che stava per fare. La curiosità, la voglia di provare, e l’incapacità di utilizzare quegli attrezzi cosi semplici, ha acceso qualcosa dentro Iron. Il legame tra me e lui è diventato sempre più forte e stabile e ciò mi ha permesso di lavorare sempre meglio quasi a volte dimenticando il motivo per cui lui fosse venuto da me.

La conquista della serenità!

I risultati ottenuti già dal primo Mesociclo di lavoro sono stati sorprendenti, cos’è cambiato in Iron?
Dopo questo ciclo tutti immaginerete dei risultati estetici discreti, ipertrofia, incremento di forza, velocità, reattività, ottimi risultati a livello posturale…giusto?
È vero è stato cosi…ma il cambiamento più bello e commovente per me è stato il ritorno del suo splendido SORRISO!!!
Lezione dopo lezione l’empatia creatasi era favolosa tanto da divertirci come grandi amici senza trascurare gli obiettivi da raggiungere, i quali arrivavano senza neanche rendercene conto.
Ora Iron, dopo 10 mesi, lavora in un gruppo avanzato di WTA Functional Training® ed è inutile dirlo che è il piu forte!!!

                                                                                              GRANDE IRON SONO FIERO DI TE!

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